istituto superiore per la conservazione ed il restauro

Visita dei tecnici dell’ISCR ai Sabariani. Anche la curia collaborerà?

Nove speranze e criticità da affrontare per salvare gli affreschi dei Sabariani.

l’8 novembre, come annunciato, i tecnici dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro ,  hanno preso visione dello stato di conservazione degli affreschi dei Sabariani.

L’ ISCR, istituito è organo tecnico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ed afferisce al Segretariato Generale; è specializzato nel campo del restauro e della conservazione delle opere d’arte e del patrimonio culturale.

Nella visita sono stati accompagnati dall’assessore Oberdan Picucci e dal Prof. Federico Marazzi , docente di Archeologia e Storia dell’arte all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ed ormai grande conoscitore del sito, grazie agli studi condotti sulla cripta e alle successive visite svolte su invito dall’assessore Picucci per avere un autorevole parere sul valore e lo stato di conservazione degli affreschi dei Sabariani.

La visita degli esperti dell’ICR è servita per effettuare una prima valutazione sugli interventi necessari anche tenendo conto, come ha ricordato l’assessore, della somma attualmente disponibile, 50.000 €, ricavati da uno stralcio dell’importo riconosciuto dalla TERNA come compensazione per le attività svolte sul territorio.

La relazione, proprio a causa del rischio di perdita degli affreschi, sarà inviata al comune in tempi rapidi, allo scopo di predisporre le attività necessarie all’effettivo restauro, e con essa la disponibilità dell’istituto a svolgere parte delle attività capaci di ridare finalmente, alla testimonianza della cultura longobarda, l’importanza che merita.

Dalla relazione emergerà anche se si riterrà opportuno operare il restauro degli affreschi direttamente nel sito oppure, come qualche esperto ha ipotizzato, dopo la loro rimozione, per la custodia degli stessi in un luogo che ne consentirebbe, ad operazione conclusa, una più  semplice fruizione oltre che ad un considerevole risparmio sulle operazioni di restauro ed il successivo mantenimento delle condizioni ambientali ideali per la sua conservazione.

I punti critici dell’operazione, da affrontare per completare l’opera di restauro, sono, a questo punto, la copertura degli importi per il salvataggio degli affreschi e il superamento degli eventuali problemi che possono sorgere dall’impatto che i lavori potranno avere, considerando che la cripta confina con la proprietà della curia.

Per la copertura finanziaria, ci auguriamo, che in caso di insufficienza, si dia priorità alle opere necessarie per mettere in sicurezza gli affreschi, rinviando le attività necessarie per la loro fruizione a quando saranno disponibili, magari anche con l’intervento di privati, i soldi per finanziare un progetto che li valorizzi maggiormente.

Per quanto riguarda invece la questione dei “confini” siamo sicuri che la curia  nelle persone del Monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento e, in passato, docente di Storia Medievale presso la Pontificia Università Gregoriana, e Monignor Mario Santo Iadanza, Vicario episcopale per la cultura e si adopereranno affinché tutte le eventuali difficoltà possano essere risolte.

Dando atto all’assessore Picucci di aver intrapreso concretamente un percorso che potrebbe dare un lieto fine a questa lunga storia di recupero di un prezioso bene della città, speriamo di avere, a breve, conferme sull’avvio dei lavori.

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