Storia di Lucio Giulio Messina, unico Sannita al Giro d’Italia
Il sogno di un ragazzo di Benevento che voleva cambiare il proprio futuro.
Di dott. Gennaro Messina, Nicola Russo e Paola Messina.
Lucio Giulio Messina nasce a Benevento il 13 Aprile 1902 in via san Filippo, nei pressi dell’Arco del Sacramento. Primogenito di tre figli, a causa delle precarie condizioni economiche della famiglia, non ebbe l’opportunità di frequentare la scuola.
Tra i tanti lavori capitatigli, ricordava con ironia quello del “ragazzo” del più rinomato bar della città, il bar Pastore, ubicato in Piazza Roma.
Appena maggiorenne, la voglia di emergere dalla condizione in cui si trovava e la passione per la bicicletta, che la madre Anna gli acquistò presso il negozio di Armando Cardone, con un pagamento rateale, ripagato con i soldi guadagnati con lo stesso mezzo, lo avvicinarono al mondo del ciclismo. Correre in bicicletta, era questo
il sogno di un ragazzo di città che, con volontà, coraggio e sacrificio fisico, costruiva il proprio futuro.
In quegli anni, lo sport ciclistico, era popolare come oggi lo è il calcio. Fu così che Lucio Giulio Messina cominciò la sua avventura, ma anche la sua carriera, diventando, in breve tempo, l’atleta più forte e popolare, per aver vinto tutte le gare cui partecipava, sia in Campania che nelle altre regioni.
Basta ricordare la vittoria al “Gran Premio città di Milazzo”, gara nazionale vinta l’anno precedente da tale Costante Girardengo che, legato da amicizia e stima a Lucio Giulio, due volte di passaggio a Benevento, fu ospitato presso casa sua. L’obbligo militare lo portò a Mantova, dove fece l’esperienza delle corse in pista, diventando ben presto l’idolo della caserma e del comandante, per le ripetute vittorie.
La sua notorietà sportiva gli consentì di partecipare, nel 1925, al 13° Giro d’Italia come “isolato”, cioè senza l’assistenza sportiva ed economica di una squadra; occorre ricordare che, in quell’anno, il giro fece tappa a Benevento e, in quell’occasione, Lucio Giulio Messina, fu accolto con calore e orgoglio dai suoi concittadini.
Un’ importante retroscena riguarda la tappa Bari – Benevento, del giro d’Italia del 1925, al quale, come già detto, partecipò e portò a compimento.
Il ciclista beneventano aveva staccato i vari campioni, tra cui Costante Girardengo e Alfredo Binda, e si avviava ad arrivare primo nella sua città. Giunto solitario a Calore, all’improvviso, gli si ruppe una ruota. Gareggiando senza una squadra che lo sostenesse, fu soccorso da un contadino del posto che gli diede la ruota della propria bicicletta. Purtroppo, il giovane Messina, a causa del guasto, arrivò 27° al traguardo.
Un piazzamento comunque ragguardevole, considerato l’elevato numero di partecipanti alla corsa in rosa, 126 alla partenza. A titolo di cronaca, il giro fu vinto da Alfredo Binda e Lucio Giulio Messina si classificò 27°, su 39 arrivati.
Lucio Giulio Messina, era poco noto al grande pubblico, ma non agli addetti ai lavori tanto che il mitico Henri Desgrange, patron del “Tour de France”, lo invitò a parteciparvi.
L’invito non fu onorato, sia a causa del grande sacrificio che esso comportava, sia perché aveva deciso di dedicarsi alla fiorente attività commerciale di biciclette al Corso Garibaldi, da lui stesso avviata, e di chiudere, così, con l’agonismo, sebbene avesse solo 23 anni e grandi possibilità e talento.
Fu un padre esemplare. Ha generato 10 figli: Gennaro, Alfredo, Maria, Antonio, Germana, Mario, Arturo, Teresa, Alessandro e Giuseppe.
Di Lucio Giulio i beneventani hanno un rispettoso ricordo perché nobiluomo, dal carattere mite, umile, commerciante onesto e serio che, con la sua attività, ha contribuito alla crescita civile della sua città che, nel 2010 , gli ha intitolato il piazzale antistante lo stadio “Ciro Vigorito”.
Nel 2014 nasce l’Associazione Sportiva Ciclistica Dilettantistica “L.G. Messina”, fortemente voluta dai suoi figli e dai suoi nipoti che, unitamente ad altri appassionati di ciclismo, promuovono questo sport tra i giovanissimi, cicloamatori e cicloturisti di ogni età.
Nell’ambito degli eventi volti a valorizzare la vocazione cicloturistica del nostro territorio, per l’orografia, la cultura, la storia e l’enograstrononia, il 27 settembre 2015, rievocando una corsa anni ’20, l’associazione ASCD organizzerà, sotto l’egidia della FCI, una medio fondo di circa 100 km, per cicloamatori, denominata “Giro della Dormiente del Sannio” memorial L.G. Messina.
Puoi trovare su wikipedia i dettagli sulla 13a edizione del giro d’Italia.
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