affresco critpa sabariani

Nessun accordo sui Sabariani fra il Comune e UniSOB

Il servizio di Andrea Caruso smentisce le dichiarazioni del Sindaco sui Sabariani

Secondo il servizio del giornalista Andrea Caruso, andato in onda nel TG delle 14 di ieri 10 marzo su Ottochannel, e ripreso nell’articolo pubblicato poche ore dopo sulla testata on line Ottopagine, non c’è nessun accordo sui Sabariani tra il comune di Benevento e l’Università Suor Orsola Benincasa.

L’accordo avrebbe dovuto definire le attività necessarie ad appurare quali sono le risorse e le misure necessarie per il restauro degli affreschi longobardi di piazza Sabariani; ma solo la concessione al Professore di un permesso per uno studio che non attiene al restauro.

Sul sito del comune di Benevento, nella area di consultazione delle delibere e determine, non abbiamo trovato nessun documento in cui sono definite le date delle attività. Come più volte è stato sottolineato, è vitale chiarire i tempi di intervento se si vuole realmente impedire la perdita delle opere d’arte, poiché vi sono pochi mesi a disposizione per salvarle prima che esse periscano senza rimedio. Ciò è stato affermato anche durante un incontro che abbiamo avuto con il Dott. Parente, rappresentante della Soprintendenza Belle arti e Paesaggio presso gli uffici di Benevento.

Il Gruppo promotore della petizione per il salvataggio degli affreschi chiede al Sindaco del comune di Benevento di chiarire su quali basi ha rilasciato le sue dichiarazioni a mezzo stampa, dalle quali si legge che si dà “avvio al percorso di recupero”: in esse si parla di “affidare” gli studi al prof. Marazzi, si dice che l’UniSOB “metterà a disposizione del progetto le proprie professionalità”, e che “una volta stabilito il tipo di intervento necessario per la messa in sicurezza dei brani di affreschi” tramite questo studio, il Comune avrà cura di “coprire le spese vive”. Nulla di tutto questo sembra corrispondere a provvedimenti concreti.

L’assenza di questi ultimi appare ancora più paradossale alla luce della notizia dell’approvazione del Piano operativo della Regione Campania, che ha stanziato importanti risorse economiche per il recupero di beni culturali.

Da quanto si apprende dall’articolo del Corriere del Mezzogiorno, infatti, sono previsti 6,5 milioni di euro per azioni di valorizzazione di alcuni siti tra cui quello longobardo di Santa Sofia a Benevento, oltre ai 5 milioni destinati al MiBACT per azioni di valorizzazione e promozione dei Beni e dei siti culturali della Campania.

Se si considera che gli affreschi della cripta dei Sabariani sono anch’essi una importante espressione della cultura longobarda, e che si trovano nella buffer zone istituita intorno all’area di tutela UNESCO della chiesa di Santa Sofia, crediamo che questa sia una occasione da non perdere.Affreschi San Marco Dei Sabariani

Non da ultimo, di recente, la Provincia di Benevento ha rilasciato rilevanti finanziamenti per il progetto “I Longobardi e il Sannio”, che testimoniano un grande interesse per la cultura longobarda e la fiducia che essa possa costituire un arricchimento dell’offerta turistica.

Stanti anche le possibilità citate, chiediamo, con estrema urgenza, un rinnovato impegno da parte del Comune, proprietario del bene, a vincolarsi al recupero degli affreschi longobardi di piazza Sabariani; e quindi a produrre un apposito piano adeguatamente documentato, eventualmente coinvolgendo aziende e privati cittadini che volessero contribuire a finanziare l’attività.

Nel frattempo l’interesse della comunità sta crescendo. Le firme sulla petizione che chiedono l’intervento delle istituzioni, disponibile a questo indirizzo www.seidibeneventose.it/sabariani , sta per arrivare a 1000 .
Vi invitiamo a tenerle in considerazione.

I promotori della Petizione
Antonio De Capua, dottorando alla University of Oxford (UK)
Patrizia Bonelli, capo delegazione FAI di Benevento
Alfredo Vittoria, fondatore Sei di Benevento se…

Sostenitori
Stefano Forgione, presidente associazione Verehia
Alberto Febbrario, presidente associazione Arcadia

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